Tamerza

Siamo partiti verso la zona montagnosa che si trova a nord di Tozeur e subito abbiamo assistito a un bello spettacolo: da lontano si vedeva una tempesta di sabbia su un'area relativamente piccola. Zona desertica, ma non sabbiosa, si estendeva a vista d'occhio e ogni tanto si intravvedevano delle oasi con delle palme. Dopo mezz'ora di viaggio, abbiamo incontrato i primi cammelli, animali simbolo del deserto, che pascolavano tranquilli accanto alla strada. Lungo il percorso ci sono molti cartelli che avvisano gli autisti della loro possibile attraversata.

Ad un certo punto la strada comincia a salire e a formare delle serpentine, segno che il paese di Tamerza, dove eravamo diretti, si trova vicino. Subito dopo il paese, si trova l'albergo Tamerza Palace che ci avrebbe ospitati per due notti. Si tratta di una costruzione relativamente nuova, del 1992, perfettamente inserita nell'ambiente desertico che lo circonda. Segue il pendio della collina sulla quale è costruita e le facciate sono color ocra, molto simile al colore della sabbia.

Dopo la consegna delle chiavi alla reception, via alle stanze assegnateci. La nostra era molto carina, spaziosa, con i mobili in ferro battuto e con una bellissima vista sul deserto incorniciata dai fiori rossi che crescevano davanti. Mancava poco al tramonto e ci siamo sbrigati a uscire sulla terrazza dell'hotel sulla quale si trovava anche una piscina con dell'acqua tiepida, scaldata dal sole. Visto il leggero vento che abbassava la temperatura, a nessuno è venuto in mente di fare una nuotata. Ci siamo consolati godendoci la vista sui resti della vecchia Tamerza, abbandonata in quanto distrutta da un'alluvione nel 1969.

Non era l'unica cittadina abbandonata che abbiamo incontrato in questo viaggio. Ci hanno spiegato che i tetti sono fatti con fango essiccato che poggia su travi ottenute dall'albero di palma e che tale tipo di costruzione è ottima per proteggere dal caldo, ma non riesce resistere alle forti piogge e che per questo motivo si trovano tante case abbandonate. Non sono riuscito ad avere risposta alla ragione per la quale non rifanno semplicemente il tetto crollato in quanto le mura mi sembravano ancora abbastanza solide.

Dopo un po' di tempo trascorso a goderci il panorama e il tramonto, tutti di corsa nella spa, il punto forte di questa struttura alberghiera che attira tanti turisti che desiderano un completo relax. A disposizione ci sono i più svariati tipi di massaggio, come per esempio quella con la sabbia, tradizionale in questa zona, e anche un bellissimo hammam. Penso che tutti noi abbiamo provato almeno uno dei trattamenti e mi è sembrato che tutti siano rimasti molto contenti della qualità del servizio e dei relativi prezzi. Per esempio, un'ora nell'hammam con peeling e trattamento ai piedi costa intorno ai 30 euro.

Finita la cena nel ristorante, un piccolo riposino nell'atrio dell'albergo con un tè oppure un digestivo e due chiacchiere, per scambiare le prime impressioni e per conoscere gli altri partecipanti. Alle undici, almeno io, ero già a letto e non vedevo l'ora che venisse la mattina per intraprendere la gita che ci aspettava l'indomani.

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